venerdì, luglio 20, 2007

Non ci posso credere!!!!

20/7/2007

Totti-Italia, l'addio è definitivo

"Lascio per motivi fisici, non tecnici"

Era nell'aria, la conferenza stampa convocata a Trigoria è stata la
conferma. Francesco Totti non vestirà più la maglia azzurra. Ad
annunciarlo proprio il capitano giallorosso nella sede del ritiro
romanista. L'addio era stato già comunicato al ct Donadoni. Totti ha
spiegato: "La salute è più importante e quindi lascio per motivi fisici
e non tecnici. Troppe gare e non voglio creare problemi al gruppo.
Roma, mia priorità".

Il coraggio delle proprie azioni, da portare sempre avanti come bandiera dei propri ideali. L'ultimo ricordo in azzurro di Francesco Totti resterà quella Coppa del Mondo
alzata al cielo di Berlino, ora, a 365 e 11 giorni dopo le emozioni più
belle che un calciatore possa vivere, è arrivato il momento di dire
basta. Nessuna platealità, se non una conferenza stampa nella sede del ritiro, niente lacrime o parole di circostanza, ma solo l'analisi attenta dei fatti. "La
salute prima di tutto, ho problemi al ginocchio, alla schiena e alla
caviglia e quindi non posso giocare tutte queste partite. Se devo fare
una scelta, scelgo la Roma e non c'entra il fatto che Vito Scala non fa
più parte dello staff azzurro. La decisione l'ho presa un mese e mezzo
fa, mia moglie Ilary non voleva e nell'ordine ho sentito Riva, Abete e
il ct Donadoni. Il Ct non ha cercato di farmi tornare sui miei passi,
ha accettato le mie motivazioni, seppur con dispiacere. E' finita? E'
un termine brutto, diciamo che lascio con un bilancio di un mondiale,
un secondo posto agli Europei e un titolo con l'Under 21".


Non sono mancate le critiche a Totti, ultima in ordine di tempo, quella di Cannavaro.
"Abbiamo due modi di fare diversi, io quando devo parlare con qualcuno
lo chiamo, non mi rivolgo ai giornali. Tutte queste critiche mi piovono
addosso perchè sono romano. Fossi stato del nord sarebbe stato diverso,
ma noi scendiamo in campo e facciamo le stesse cose degli altri. Per
fortuna ho le spalle larghe: sono fiero di essere romano. L'Italia è
formata da tutte le città e tutti dovrebbero essere trattati allo
stesso modo, non è mai stato e mai sarà così. Mi dispiace per De Rossi,
se la prenderanno con lui, poi ci sarà Aquilani. Quando dissero basta
Maldini o Baggio, il trattamento loro riservato fu diverso. Lasciare
è una decisione che fa male più a me che ad altre persone".


Addio, quindi, con serenità e con qualche sassolino tolto dalle scarpe. Campanilista nel
difendere le proprie origini capitoline, tenero quando parla della
moglie. Totti è così, genuino con un pizzico di sregolatezza e molta
genialità, proprio come il calcio che fa vedere in campo. In azzurro
non verrà mai dimenticato quel "cucchiaio" a Van Der Sar nei rigori decisivi contro l'Olanda agli Europei del 2000, ma neppure quei due bruttissimi cartellini rossi per sputi e simulazione, difficile non pensare agli "occhi della tigre"
nel rigore calciato contro l'Australia nel mondiale tedesco e il suo
essere felice come un bambino con quella coppa dorata in mano.
Fotografie da mettere nell'album dei ricordi in azzurro insieme
all'esordio con la Under 18. Ricordi ed emozioni, ma si, compresa
pure l'ultima telenovela del "torno o non torno in azzurro" che,
a Trigoria, ha messo definitivamente la parola fine. Ora per lui adesso
c'è solo la Roma e la voglia di chiudere la carriera regalando un
trofeo internazionale alla squadra che lo ha fatto diventare grande.


P.S.
La tua priorità, Pupone, è stata sempre e solo la Roma.......



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